La timectomia

La timectomia aumenta la possibilità di successo nella cura della miastenia. Se, infatti, solo il 10% dei pazienti va spontaneamente incontro a guarigione, tale percentuale aumenta significativamente (fino a circa il 60%) nel caso di soggetti sottoposti a timectomia, soprattutto se giovani e malati da breve tempo.

La timectomia si rende comunque necessaria nel caso di sospetto radiologico di timoma, mentre negli altri casi il neurologo valuta l’opportunità di intervenire chirurgicamente in base alle caratteristiche cliniche del paziente.

Iperplasia timicaL’esecuzione della timectomia richiede che il paziente si trovi in condizioni cliniche ottimali, per evitare eventuali peggioramenti della sintomatologia in seguito all’intervento.

Nel corso dell’operazione è necessaria una radicale asportazione sia della ghiandola timica, sia del tessuto adiposo mediastinico, esteso dalla base del collo al diaframma, che contiene residui timici microscopici, ma funzionanti inglobati nel grasso del mediastino.

L’intervento classico consiste nella timectomia trans-sternale allargata, che consente una buona esplorazione del mediastino, ma richiede una sternotomia completa.

Le tecniche mininvasive risalgono al 1990, nel 1994 è stata messa a punto una nuova metodica, la timectomia toracoscopica, che rimuove il timo e il tessuto adiposo mediastinico con l’utilizzo di tecniche derivate dalla “chirurgia mininvasiva” (VATET).

Questo sistema, che non comporta sternotomia e procura solo una piccola ferita alla base del collo e piccole incisioni nei solchi sottomammari, rende possibile una perfetta visualizzazione dello spazio mediastinico e una rimozione completa dei tessuti in esso contenuti. La ridotta invasività della procedura garantisce una migliore tollerabilità nell’immediato post-operatorio, nonchè la riduzione del periodo di degenza e l’assenza di cicatrici sternali.

timectomia trans-sternaleLa timectomia cervicale è ormai ampiamente superata per la radicalità dell’intervento.

Con la timectomia VATET si ottengono gli stessi effetti positivi (remissione) che con la procedura tradizionale.

(La tecnica VATET viene eseguita dal Dr. Novellino e dalla sua equipe presso USC Chirurgia dell’Azienda Ospedaliera “Bolognini” di Seriate in provincia di Bergamo)